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marzo - El Diario del Uruguay – rassegna stampa dal 1830
Chiunque
lavori in una redazione giornalistica, editoriale, o che abbia una
grande passione per la ricerca, o ancora, chi di voi ami le cose vere
delle quali ci occupiamo sempre in queste note di viaggio, apprezzerà
il report di oggi nel quale, senza nulla aggiungere ai fatti di cui
si parla, riportiamo alcuni articoli del Diario del Uruguay,
un giornale diffuso nel Paese già nel 1800, e che nel corso dei
decenni ha documentato gli avvenimenti politici, artistici, culturali
di tutto il mondo. Leggere gli avvisi per la vendita degli schiavi,
le cronache sulle epidemie che hanno devastato intere città, e poi,
gli annunci delle guerre, delle scoperte scientifiche, ci ha dato la
sensazione di viaggiare indietro nel tempo via via che l'odore della
carta ingiallita diventava più forte.
TERRIBILE
EPIDEMIA DI COLERA
Parigi,
20 dicembre 1830
Allarmanti
proporzioni in Europa dell'epidemia di colera scoppiata all'inizio
dell'anno. La popolazione è terrorizzata, non c'è un solo angolo
del continente che non sia contaminato da questo “ospite”
terrificante che minaccia di trasformarsi in endemico. Gli esperti
ritengono che l'epidemia, dal 1823 circoscritta nei confini
dell'Impero Russo, nelle sue campagne in Armenia e Iran, si sia
scatenata in Europa Occidentale e calcolano che in pochi anni si
diffonderà in tutto il mondo!
Dichiarato
lo stato di emergenza e organizzati tutti i mezzi per combattere la
malattia (bismuto, cloro, chinino, bagni di vapore) nelle principali
capitali: Berlino, Parigi, Londra e Vienna. Nonostante ciò, la gente
scappa dalle città e si rifugia nelle campagne. Coloro che rimangono
rinchiusi nelle urbanizzazioni sono coinvolti nelle rivolte
politiche. A Parigi si è arrivati a sostenere che il governo sia il
vero responsabile dell'avvelenamento.
AVVISI
Montevideo,
1839
ALLATTATRICE.
Offresi negretta di 18 anni di età, che ha appena partorito, per
allevare un bambino in quanto ha perso il suo. Per trattare vengano
alla calle San Francisco n° 30.
VENDESI
uno schiavo nelle migliori condizioni, giovane, tra i 18 e i 20 anni,
calzolaio di formazione, senza vizi e senza nessuna malattia. Chi è
interessato a comprarlo può presentarsi nella residenza dei signori
Balena y Sanchez.
ECCEZIONALE
OPPORTUNITÀ PERCHÉ LASCIO IL PAESE. Vendo negro di 28
anni
qualunque servizio. È un ottimo affare. Chi è interessato a comprarlo lo può vedere, con il suo padrone, in calle San Benito n° 93.
AVVISO
IMPORTANTE: Si è smarrito un mulattino di 4-5 anni, di nome Tomas,
porta un cappello di lana nero, ha un bel faccino; sa parlare
poco. È scomparso il pomeriggio del 22, è di proprietà
della moglie del tenente colonnello Decano di S. E. il Signor Capo
dello Stato, Signor Eugenio Perichón. Colui che lo consegnerà in
casa del Vicepresidente, il Signor Gabriel Pereira, sarà
ricompensato dal Decano di servizio.
28
/ X / 1839
MORTE
DI BAUDELAIRE
Parigi,
19 settembre 1867
All'età
di 46 anni, è deceduto ieri a Parigi Charles Baudelaire, scrittore e
poeta che raggiunse la notorietà dieci anni fa pubblicando la
scandalosa raccolta di poesie intitolata “I fiori del male”. Ci
lascia una grande eredità critica, letteraria e artistica, oltre a
una magnifica traduzione in francese delle opere dello scrittore
nordamericano Edgar Allan Poe, i cui racconti del terrore, di una
forbita originalità, erano perfetti per descrivere i suoi gusti. Fin
da giovane Baudelaire si è consacrato a una vita dissipata che ha
compromesso la sua salute conducendolo a una morte prematura.
SATCHMO
FA IMPAZZIRE I FANATICI DEL JAZZ
Lo
straordinario e popolare Louis “Satchmo” Armstrong,
idolo
indiscutibile degli appassionati di Jazz
Broadway,
1929
Le
sfarzose riviste di questa città, stanno parlando del successo della
presenza del grande trombettista di colore Louis Armstrong, il genio
del jazz che in pochi anni è diventato il più popolare artista
degli Stati Uniti. Armstrong si è trasformato anche in un
eccezionale solista; con la sua portentosa capacità di
improvvisazione e grazie alla conoscenza degli strumenti supera
nettamente tutti gli altri musicisti. Finora il trombettista si era
esibito solo in piccoli gruppi, soprattutto quintetti, che lo
legavano alla tradizione di New Orleans, culla indiscutibile del
jazz. Già sono famose le registrazioni che Satchmo farà nel 1925
con i suoi Hot Five, in cui il tradizionale senso della comunità di
Orleans sarà sostituito da uno stile che porrà il lavoro da solista
in primo piano. La brillante acutezza sonora della sua tromba segna
con scioltezza la “frontline” mentre il clarinetto di Johnny
Dodds e il trombone di Kid Ory sembrano restare più legati al
vecchio stile.
Grazie per queste traduzioni Frank! Impressionante...
RispondiEliminaPaolo
PS: Quando esce il tuo nuovo romanzo?
Caro Pablo, grazie per il tuo commento. Non ti so dire quando esce il nuovo romanzo, ma sappi che l'attesa del piacere è essa stessa piacere, lo ha detto una volta Oscar Wilde. Le api sono animali misteriosi, spuntano all'improvviso e ti pungono senza che tu te ne renda conto lasciandoti congelato! Questo l'ho detto io.
RispondiEliminaF.