giovedì 14 novembre 2013

ANTEPRIMA. IL VIAGGIO FANTASTICO DI LUPO EDITORE NELL'EPOPEA DI PORTOSPADA

L’agenda delle novità in libreria prevede oggi un appuntamento davvero interessante: esce, infatti, per Lupo Editore, La lunghissima notte di Portospada, il nuovo romanzo fantasy di Paolo Valentino.
Nell'istante in cui ci prepariamo al grande evento, riflettendo su Portospada (situata nell'arcipelago dei Quattro Giorni) scossa dal diminuire delle ore di luce e dal rischio di precipitare nel buio assoluto e pensando a quest'epopea fantastica, dove l’avventura ha un solo motto:  "mai cadere nella tentazione dell’oblio, mai perdere il ricordo delle vittime e con esso la capacità di reagire per tempo ai segnali che minacciano la pace"... riceviamo la prima primissima recensione!


LA LUNGHISSIMA NOTTE DI PORTOSPADA
di Paolo VALENTINO




Diciamoci le cose come stanno: di libri su Portospada ce ne sono fin troppi, uno su tutti Il Poderoso Libro di Storia di Portospada, dell'esimio professor Centopiedi. E chi non conosce questo delizioso paesino dell'Arcipelago dei Quattro Giorni, affacciato sul mare? Almeno una volta ognuno di noi avrà ricevuto o comprato un fiore fresco dal negozio di Giglio, il fioraio del posto che vive con la sua adorata gatta Mela. Ed è proprio da Mela che inizia a snodarsi il romanzo fantasy di Paolo Valentino, una storia che naviga tra le isole dell'arcipelago, lontane dal Continente, in un mondo che potrebbe essere il nostro o qualsiasi altro, dove si cela un antico risentimento – lì dove il mare si fa nero e profondo e odora di grog che cambierà per sempre le vite dei portospadesi.
Tutto comincia con la sparizione della gatta di Giglio, che mette in subbuglio l'intera popolazione nel tentativo di riportarla sana e salva dal suo padrone. Ad aiutarlo saranno Biagio del Mare, un giornalista del «Bollettino di Portospada» alle prime armi, bramoso di titoloni e scoop; Flink, un ex pirata in pensione che di piratesco ha ormai soltanto l'affilato uncino e una moglie severa che lo aspetta in casa pronta a farlo rigare dritto; e Vanessa, la titolare del Graffio Libero dove tutte le palle di pelo randagie trovano rifugio.
Se a questo punto pensate che sia un romanzo per gattare, be' signori miei vi sbagliate di grosso! Non udite in lontananza quella voce cupa e profonda che urla due sole, terrificanti parole? “Vendetta e riconquista!”: è il motto di Nero de la Loah, il più grande e potente di tutti i pirati, terrore dei mari fino al giorno in cui lui e la sua amata strega Jais furono sconfitti dalla magia bianca e condannati all'esilio.
I colpi di scena si susseguono capitolo dopo capitolo, ma in mezzo a tanti jolly rogers, uncini, incantesimi e personaggi alquanto bizzarri, Valentino riesce sapientemente a insinuare argomenti di attualità come la crisi di coscienza del giornalismo (ma noi giornalisti, una coscienza, ce l'abbiamo?) e dimostra grande sensibilità verso alcune tematiche animaliste: lo sapete, per esempio, che in tutto l'Arcipelago è vietata la caccia alle balene? Sì, i proprietari di baleniere e di ristoranti a base di carne di cetacei hanno fatto la voce grossa, ma il buonsenso ha avuto la meglio per mantenere l'armonia tra il mare e la terra. Sembra decisamente un mondo lontano anni luce da quello in cui viviamo noi, che mette alla sbarra chi, gli animali, li difende.
Insomma, sarà vero che di libri su Portospada ce ne sono fin troppi, ma questo è l'unico che si fa leggere tutto d'un fiato, di notte al buio, sotto le coperte, con una torcia accesa. Ed è l'unico, soprattutto, che ti fa sperare che Portospada esista davvero e che un giorno, forse, potrai riuscire a trovare la giusta rotta per raggiungere quella costa e bere un bicchierino di Mandarà con Giglio e i suoi compagni.

Ilaria Pellegrino


Paolo Valentino, autore de La lunghissima notte di Portospada è nato nel 1982 a Rho, in provincia di Milano. Qui ha studiato, ha letto libri e fumetti, e ha giocato ore e ore con i più bei videogiochi degli anni Novanta. Nel 2009 ha pubblicato le due raccolte di poesie "Prospettive" (Anterem) e "Il ragazzo che scompare" (Le Voci della Luna). Ora lavora nell'editoria e vive a Milano, insieme a due gatti, Shiro e Panda-Thérèse. A lei è ispirato il personaggio di Mela.


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