giovedì 5 dicembre 2013

Cronache marziane. Racconti da Più Libri, Più Liberi [1]

È ufficialmente partita oggi (nonostante le numerose iniziative collaterali che da tempo animano la città) la XII edizione di Più Libri, Più Liberi, la Fiera della piccola e media editoria italiana che si tiene al Palazzo dei Congressi a Roma in zona Eur.
Sguinzagliato come segugio, vi racconterò quello che i miei occhi riusciranno a vedere e quello che le mie orecchie riusciranno a sentire di questa kermesse capitolina dedicata all'editoria nostrana. Non starò qui a enumerarvi tutte le iniziative e le sezioni della Fiera, che potete facilmente consultare all'indirizzo e-mail http://www.piulibripiuliberi.it, ma mi piace coinvolgervi in questa esperienza di bagno di libri e di idee fresche e innovative per quella branca dell'industria culturale italiana che tanto fatica a emergere e tanta attenzione merita.
Sono arrivati a Roma nel primo pomeriggio, complice un servizio di trasporti non facile e per la mia provenienza (a Ciampino ho dovuto attendere più di un'ora per prendere una navetta che mi portasse al centro) e per il traffico congestionato dell'Urbe e per le sue linee di autobus non sempre solleciti.
Arrivato alla sede dell'esposizione, grazie anche alla bella iniziativa della Linea Libri, la navetta dedicata che parte ogni 15 minuti dalla fermata della metro Eur Fermi, sono subito entrato nello spirito della manifestazione e colto da un'irrefrenabile voglia di acquisti. Quella dei nuovi ambulanti dell'editoria che sul piazzale del Palazzo dei Congressi hanno voluto a tutti i costi che il sottoscritto acquistasse un libro di racconti africani per bambini (l'iniziativa parte da alcune cooperative legate ad alcune case editrici che si dedicano alla promozione della cultura attraverso anche l'offerta di lavoro agli immigrati: Terre di Mezzo, Gruppo Solidarietà Come, etc.). Acquistato il mio piccolo volumetto, (perché visitare la Fiera senza un minimo di spirito solidale, vanifica il nostro impegno) sono finalmente riuscito a ritirare il mio pass "Operatore professionale" e accedere al caleidoscopico e immane ventaglio della piccola editoria italiana, sfoderata lungo svariati corridoi a costituire un dedalo che la dice lunga sullo stato della nostra industria.
Sono riuscito ad accedere giusto in tempo all'incontro in Sala Rubino dal titolo La funzione editoriale con Riccardo Cavallero, Direttore Generale delle Edizioni Mondadori, e Sandro Ferri, editore fondatore di e/o Edizioni. L'interessante dibattito a cui Cavallero e Ferri hanno dato vita ha proiettato l'editoria italiana, soprattutto quella minore, nell'immediato futuro, se non presente, nel quale tra gli obiettivi principali c'è quello di uscire dal tunnel della crisi. I punti cardine della discussione possono essere riassunti in alcune parole chiave:
-sistema: la necessità per l'editoria italiana di fare sistema soprattuto in ambito digitale e dell'innovazione in genere;
-quantità: è un falso problema perché libri se ne produrranno sempre di più, ma deve cambiare - e succederà - il modo di fare i libri perché finalmente potremmo fare affidamento sull'analisi dei dati che ci aiuterà a comprendere il portato di un testo in digitale e valutarne la sua produzione cartacea;
-innovazione: non può essere tecnologica, ma soprattutto editoriale, nel senso che bisogna trovare nuove forme per «far tenere in mano un libro al lettore» e permette a questo di interagire e discutere con altri lettori e con gli editori;
-integrazione: tra cartaceo e digitale, senza che l'uno prevarichi l'altro o soccomba scomparendo;
-rifondazione: di una nuova società culturale che faccia perno sull'editoria e sull'informazione.
Obiettivi alti quelli posti da Cavallero e Ferri, che non voglio assolutamente giudicare in questa sede perché attendo il confronto con gli altri incontri dei prossimi giorni.

E intanto cala la notte su questa prima giornata di Più Libri, Più Liberi. L'appuntamento è per domani. Seguiteci!

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