È
incredibile a credersi come Matisse, amabile cucciolo di yorkshire,
dia a noi umani lezioni di vita, di galateo, di norme da
introiettare, sottolineando la relazione di diritto- dovere che lo
lega alla sua padrona, metafora e metonimia della vita sociale e del
rapporto tra genitori e figli.
“Si
deve aver rispetto dell’altro, amare ed essere generosi nella vita”
proprio come scrive Tiziana Cazzato in Matisse a quattro zampe (Lupo
Editore 2013): questa la morale che si evince dal testo il cui
protagonista è appunto Matisse, che racconta in prima persona la sua
storia. Adottato a una famiglia composta da due donne, il cagnolino è
metafora di una vita vissuta in totale presenza di responsabilità,
gioia di vivere, estro, eleganza, bon ton, una vita colorata dalla
sua energia vitale, una vita che porta il nome del pittore Matisse,
che quindi è degna di essere vissuta perché è come se il cane
possedesse quella forza interiore che talora manca agli umani, che
gli dà modo di cogliere l’esistenza in tutte le sfumature di
colori.
Una
favola bella che sprizza energia positiva da tutti i pori, una gioia
di vivere inarrestabile in un racconto dallo stile amabile, elegante
e di utile fruizione attraverso le parole di un cagnolino prezioso,
affettuoso, rispettoso di sé e del prossimo: il cagnolino che tutti
vorremmo avere.
Arriva
questo piccolo cucciolo in casa di una signora e della figlia che
chiama simpaticamente signorina Gambalunga. Qui Matisse si abitua
volentieri perché si tratta di persone buone e affettuose e perché
la madre gli ha insegnato che “i figli non appartengono ai
genitori, ma che hanno il dovere e il diritto di costruire una loro
vita”.
Il
testo spiega cosa succede in una casa all’arrivo di un quattro
zampe: gioia infinità, curiosità, allegria, soprattutto se quel
cucciolo si chiama Matisse, simpatico, intraprendente, un po’
presuntuoso perché sa di non essere un cane qualsiasi, ma un cane
nato per portare vita dove c’è apatia, rinascita spirituale dove
le anime si sono addormentate; per questo decide di farsi giramondo.
Interessante
libro che, come tutti i libri per l’infanzia della Lupo editore ,è
adatto anche agli adulti, da leggere in famiglia per rafforzare il
rapporto genitori-figli, a scuola per consolidare la relazione
docente-discente, per famigliarizzare con il senso di responsabilità
e con lo spirito di intraprendenza, col senso del buono, del giusto,
dell’onesto, per uscire da questo deserto emotivo e ridare forza e
fiducia alle umane relazioni.
Può
essere così istruttivo un libro per l’infanzia? Io dico di sì.
Questa è una prerogativa dei libri della Lupo editore: libri per
l’infanzia adatti anche agli adulti, come avviene per l’altro
libro che ho letto “Leopoldo” e di cui ne consiglio la lettura
nelle famiglie e nelle scuole.
Matisse è come un bambino intelligentissimo che apprende subito i suoi doveri, ma vuole anche essere rispettato nella sua dignità, in una vita che, come l’ha raccontata lui, “sembra una leggenda”, una vita che tutti vorremmo vivere.
Matisse è come un bambino intelligentissimo che apprende subito i suoi doveri, ma vuole anche essere rispettato nella sua dignità, in una vita che, come l’ha raccontata lui, “sembra una leggenda”, una vita che tutti vorremmo vivere.
Un
libro sui diritti-doveri, che insegna a rispettare animali, cose,
natura, persone, spazi privati ed esterni.
Un
libro che ridefinisce l’IO sottolineandone gli alti valori morali e
il senso del Bene che trionfa in ogni pagina del libro, impreziosito
dalle illustrazioni di Valentina D’Urbano
Giovanna Albi
Nessun commento:
Posta un commento