sabato 7 dicembre 2013

Cronache marziane. Racconti da Più Libri, Più Liberi [2]

Giornata intensa quella di oggi alla Fiera della piccola e media editoria di Roma. Più Libri Più Liberi, infatti, oltre a registrare un notevole aumento di presenze rispetto alla giornata di ieri, è stata il palcoscenico per una serie di incontri professionali che hanno tracciato, nel loro complesso, il quadro dell'editoria del futuro. Io c'ero e ho preso parte a un tour de force durato quattro ore.
Si è partiti alle 11,00 con il workshop Dateci credito! un incontro promosso da Aie, che ha dato spazio e voce a Guglielmo Belardi, di Medio Credito Centrale, e Alessandro Messina, della Federazione italiana delle Banche di Credito Cooperativo. Al centro del dibattito il doloroso problema dell'accesso al credito per le piccole imprese editoriali, le quali si vedono negati finanziamenti e prestiti per via delle numerose sofferenze che da tempo pesano sui bilanci delle banche italiane. Non pare esistere una soluzione in questo senso, almeno in questo momento e a detta dei due ospiti, ma da tempo, tuttavia, sono in atto nuova strategie di finanziamento che trovano la loro massima espressione nel crowdfunding.
L'incontro organizzato da Meta, società operante nell'Information Technology e da tempo dedita all'editoria multimediale, si è invece incentrato sul tema Guadagnare con il digitale. I relatori hanno cercato di tranquillizzare sul futuro catastrofico che da tempo viene descritto per l'editoria nostrana, soprattutto quella cartacea. L'invito è a guardare a questo come un momento entusiasmante che chiama a nuove sfide e invita l'editore a diventare un mestiere di testa e non solo di cuore. Le nuove sfide per gli editori riguardano soprattutto la loro capacità di guardare al mercato, di aspirare a nuove creatività e di favorire strategie di collaborazione e sinergia nel mercato digitale, il quale dovrà essere imperniato su 4 must: il ripensamento dei contenuti, la centralità del lettore, la risposta al crescente bisogno di socializzazione e a quello di ubiquità. Come tutto questo può diventare concretezza? Attraverso un abile sfruttamento delle piattaforme digitali, come per esempio quella di Ubilibrary.com, la quale potrà offrire soluzioni di business alla piccola e media editoria, grazie alla creazione di stanze virtuali in cui il lettore interagirà con i prodotti editi e con gli altri utenti.
Il tema è stato ripreso nell'incontro successivo, quello dedicato alla Guida pratica dell'editoria 2.0 con Stefano Quadraro e Fabio Rocchini, i quali ci hanno aiutato come è possibile promuovere libri attraverso i social. Certamente al centro dei processi di promozione oggi non può mancare una considerazione del ruolo e della voce del lettore, il quale deve essere coinvolto e intervenire fattivamente nel processo di diffusione dei contenuti. Oggi, più che mai, è necessario definire un piano editoriale anche in merito al posizionamento delle case editrici su Facebook o su Twitter: non è più possibile lanciare contenuti che non siano stati programmati e non è più possibile farlo senza tenere il passo dell'interazione con questi contenuti, sollecitandola laddove langue. Ciò che caratterizzerà maggiormente il futuro dell'editoria sul web sarà il social commerce, una nuova forma di commercio online che sfrutta il potenziale di blog, community e social per consentire una maggiore interattività.
E se queste proposte non erano sufficienti, quelle "folli", a detta di Marco Zapparoli, sono state lo sprone a un'editoria audace e intraprendente. Il patron di Marcos y Marcos ha preso parte a un incontro insieme a Daniele di Gennaro, di Minimum fax, e Pietro Biancardi di Iperborea, dedicato a Nuove iniziative per tempi difficili. La tavola rotonda ha rappresentato l'occasione per presentare nuovi modalità di promozione della casa editrice e della cultura che ruota attorna a essa, partendo dal presupposto che l'editore non è un produttore di libri, ma un catalizzatore di passioni, come ci ha ricordato Biancardi. Tra le proposte innovative suggerite dai tre editori non mancano i Bookparty di Minimum fax, occasioni per ascoltare il lettore e i suoi bisogni; l'integrazione con altre forme di cultura, come quelle promosse da Iperborea; e, infine, quelle stravaganti di Marcos editore che vanno dalla letteratura rinnovabile, che parte dai testi classici per produrre qualcosa di nuovo, alla capacità di fare rete, come per esempio per l'iniziativa Letti di notte.
Insomma, una giornata davvero ricca di spunti e suggestioni per i piccoli editori nostrani e soprattutto l'incoraggiamento a non gettare la spugna, ma a cogliere le nuove sfide che la modernità mette in campo.
Ci prepariamo a una nuova giornata di Fiera che si preannuncia ricca di visitatori.

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